Scegliere il pavimento in legno per casa propria non è semplice come sembra. Non esistono solo criteri estetici, per questo bisogna pensarci bene e valutare tutte le possibilità.
Meglio un parquet tecnologico o uno tradizionale? Quali tipologie di legno sono più adatte a casa vostra? Continuate a leggere la nostra guida, vi prenderemo per mano suggerendovi le migliori soluzioni per casa vostra.
Perché scegliere il legno
Il pavimento in legno vi offrirà bellezza e benessere e, a differenza di molte altre materie prime, il legno per parquet è una risorsa potenzialmente inesauribile in quanto viene alimentata dalla sola energia solare e il nutrimento delle piogge. Il legno ha un ciclo di vita lento, ma assolutamente ecologico e continuamente rinnovabile, l’importante è avere cura nella gestione del patrimonio forestale. L’utilizzo e la lavorazione del legno per parquet che avviene in base a queste modalità, a differenza di quanto accade per le cave o miniere di altre risorse naturali, non produce alcuna ferita all’ambiente. È importante quindi assicurarsi che il legno utilizzato per il proprio parquet sia a vero impatto zero.
Esistono poi alcuni pavimenti in finto legno, che ne imitano l’aspetto esteriore. Tra i più comuni ci sono le pavimentazioni plastiche e i pavimenti ceramici effetto legno; i vinilici, melamminici e laminati, che sono costituiti da materiali compositi rivestiti con un sottile strato plastico o pellicola decorativa realizzata in carta speciale oppure in laminato, che possono riprodurre qualsiasi tipo di motivo. L’occhio potrà anche confondersi, ma vi basterà toccare un finto parquet per avvertire subito la differenza. Che non è tanto estetica, quanto di sostanza. Ciò che non è infatti mai imitabile, nei pavimenti in finto parquet, è l’autenticità.
Parquet tradizionale o tecnologico
No, non ce lo siamo inventati: il “parquet tecnologico” esiste, anche se in molti non lo conoscono. Per questo è così importante fare un po’ di chiarezza.
Nel parquet tradizionale ogni lista di legno è costituita da un elemento di legno massello, privo di qualunque accorgimento che potrebbe migliorarne la stabilità. Questo può rappresentare un limite perché possono esserci anche tensioni e movimenti, dovuti a variazioni di umidità. E più sono grandi le liste, più questo comportamento tende ad accentuarsi. Il parquet tradizionale è quindi maggiormente soggetto alla deformazione, rispetto a quello tecnologico.
Il parquet tecnologico invece è più complesso a livello costruttivo: lo strato a vista deve esaudire la resa estetica, mentre lo strato di supporto assicurerà stabilità ed equilibrio alla lista. Questo tipo di parquet ha tra i vantaggi una maggiore stabilità dimensionale e una migliore resistenza alle variazioni di umidità. Inoltre vi permette di avere liste di dimensioni maggiori, a parità di spessore. Ciò a tutto vantaggio sia dell’estetica che della tecnica. Come appare evidente in interventi di ristrutturazione o applicazioni su sottofondi riscaldati nei quali è utilizzato questo tipo di parquet.
Quale legno utilizzare
Ogni legno utilizzato per il parquet ha caratteristiche diverse.
Il Rovere di Fontaines viene ricavato da legnami pregiati di Quercus e la tradizione di utilizzarlo per le pavimentazioni è antichissima. Il suo colore è giallo oro, con riflessi bronzei e venature dritte e ondulate. Si tratta di un legno duro e resistente, sia al tempo che alle sollecitazioni meccaniche.
Il Cabreuva km 31, chiamato anche Sandalo americano, è un legno tra i più preziosi presenti in natura. Il suo colore è castano rossastro, con riflessi dorati e venature intrecciate.
L’Iroko è un legno dal colore bruno, dorato, con fibratura incrociata. Viene utilizzato per gli arredi, i serramenti, le panchine e l’arredo per esterni, come cornici e profili. Con questo legno vengono realizzati anche strumenti musicali, perché è molto resistente.
C’è poi il Tek, che ha un colore bruno dorato, ed è molto lucente, con venature più scure. Si tratta di un legno molto utilizzato per i parquet di casa, perché ha un aspetto caldo, morbido e un buon profumo di cuoio vecchio.
Il noce canaletto invece è un legno dal colore bruno, con variegature più scure o rossastre. Il noce canaletto è considerato uno dei legni più pregiati al mondo, e apprezzato grazie alla sua alta resistenza e durezza.
Il doussié invece è un legno dal colore bruno dorato o bruno rosso, con venature che possono essere sia dritte che incrociate o irregolari. E’ dotato di un’elevata durabilità naturale e viene utilizzato anche per ambienti esterni, come i ponti e le banchine portuali.
Il legno di Jatoba proviene dal Sud America e ha un caratteristico colore rosso, con tonalità arancioni o brune. Si tratta di un legno resistente e molto rigido.
Infine, c’è il legno africano di Wenge. Si tratta di un legno molto molto scuro, tendente al nero, che si caratterizza per delle variegature chiare. Le sue caratteristiche estetiche lo rendono perfetto per la realizzazioni di mobili, strumenti musicali e naturalmente parquet.
Speriamo che questo articolo vi sia stato utile per sciogliere qualche perplessità.